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46 #cuccioli sequestrati dalla #forestale. Il traffico illecito aumenta a #Natale

Ricordate il tenerissimo La Carica dei 101? Tra gli effetti collaterali vi fu il boom di adozioni di dalmata seguito purtroppo da elevati abbandoni (i cuccioli non sono giocattoli). E l’immagine di Lilli (e il Vagabondo) che esce dalla scatola? Tenerissima ma, mentre nel film tutti assieme vissero felici e contenti, nella realtà purtroppo a volte questo non succede. L’idea del cucciolo a Natale scalda molti cuori, salvo poi – quando crescono prima delle vacanze estive – il “doversene” sbarazzare, stanchi del giocattolo. A ciò si unisce un altro pericolo, davvero criminale, il commercio illegale di cuccioli, che pare proprio a Natale (per ovvie ragioni) cresca. E’ fondamentale controllare la certificazione del futuro cucciolo o… adottarlo dai canili e da tutti quei centri in cui amorevolmente tantissimi volontari si prendono cura dei vostri futuri cuccioli

Ecco l’ultimo comunicato stampa del Corpo Forestale.

 Roma, 17 Dicembre 2012 – Quarantasei cuccioli appartenenti a diverse razze sono stati sequestrati dal personale del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (NIRDA) presso la barriera autostradale di Ugovizza, nel Comune di Malborghetto – Valbruna, in provincia di Udine.

I cuccioli, provenienti dall’Est, erano stipati all’interno di un furgone condotto da due uomini di circa trent’anni, originari della Repubblica Slovacca. Gli animali rinvenuti (King Cavalier, Maltese, York Shire, Chihuahua, Spitz, Shi-tzu, Malinoise, Dobermann, Dogue de bordeaux, Bull dog inglese, Boule dogue francese, Akita inu, Labrador, Chow Chow e West Hiland W.T.)erano tutti molto piccoli. Alcuni animali non erano stati ancora svezzati, altri riportavano segni di interventi chirurgici recenti e punti di sutura per il taglio della coda (la cui pratica è vietata in Italia) con ferite non rimarginate. I cuccioli, seppur nutriti, erano però completamente sprovvisti di acqua.
Per la verifica delle condizioni di salute dei cagnolini sul posto è intervenuto un medico veterinario esperto di animali da affezione e del loro benessere. Alcuni esemplari erano sprovvisti di microchip e non erano accompagnati da documentazione alcuna che ne comprovasse la provenienza o l’esecuzione di un adeguato piano di profilassi sanitaria. Il personale del Corpo forestale dello Stato ha, quindi, immediatamente, sequestrato i cuccioli e denunciato all’Autorità Giudiziaria competente i due conducenti per maltrattamento animali ( in quanto i cani sono stati strappati anzitempo alle proprie madri), per trasporto e detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura, frode in commercio, uso di documento falso e traffico illecito di animali da compagnia.
I cagnolini sono stati ricoverati presso un’idonea struttura e sono attualmente in corso le procedure per il loro affido.
In questi giorni il personale del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (NIRDA) della Forestale, insieme ai reparti territoriali – Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Tarvisio e gli uomini del Nucleo Operativo Speciale (NOS) di Camporosso (UD), con la collaborazione del Corpo forestale Regionale del Friuli Venezia Giulia, ha intensificato gli accertamenti e gli appostamenti mirati al controllo dell’importazione illegale dei cuccioli lungo i confini, soprattutto durante il periodo natalizio.
Molto spesso infatti, i cagnolini rappresentano per i più piccoli un regalo tanto atteso, ma prima di acquistare o donare un cucciolo, bisogna fare attenzione e ricordare che occorre essere certi di volersi assumere l’impegno di curarlo per tutta la vita e che l’animale abbia i certificati in regola, per non alimentare il triste fenomeno del traffico illecito di cuccioli provenienti dai Paesi dell’Est Europa. I cani, infatti, molto spesso sono importati nel nostro Paese mediante estenuanti viaggi, che talvolta ne provocano la morte a causa delle carenti condizioni igienico-sanitarie nelle quali sono costretti a viaggiare.

Foto di repertorio

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale