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il BiciPlan in VI Municipio

vi segnalo questa intervista che ho realizzato per AbitareA (www.abitarearoma.net ) che fa il punto sulla (futura) ciclabilità in VI Municipio

Il Biciplan del Sesto, spiegato dall’Ass. all’Ambiente Stefano Veglianti


Il VI Municipio ha “le due ruote ben in testa. Ogni lavoro sarà pensato da ciclista”

di Letizia Palmisano

1- La proposta di ciclabilità del VI municipio

Il Comune di Roma tra poche settimane dovrà votare il BiciPlan. Siamo andati ad intervistare, a fine settembre, l’assessore all’Ambiente del VI municipio Stefano Veglianti per sapere che cosa intende fare in merito l’amministrazione locale.

Come Municipio avete realizzato uno BiciPlan locale.

Proprio la prossima settimana si voterà in Consiglio la proposta da sottoporre al Comune sul BiciPlan del VI, rientrante nel piano per la Mobilità Sostenibile. Il principio con cui è stato stilato è quello di far sì che con la bicicletta si possa arrivare in sicurezza ai trasporti pubblici: dalle metro A e C, ai treni locali (Roma-Pantano e Fr2), ai Tram, per attuare la cosiddetta cura del ferro, creando, ove possibile, una rete dei Parchi.
Anche perché l’Atac sta lavorando per garantire sempre più l’intermodalità bici-trasporto pubblico. Ad esempio la Metro C avrà vagoni attrezzati per il trasporto delle biciclette.
In grandi linee il progetto tra percorsi ciclabili consigliati e ciclabili effettive prevede tre vie a raggiera: via Prenestina, il tratto Teano, Roberto Malatesta e Pigneto -sfruttando i lavori della Metro C- e via Casilina.
Ed orizzontalmente un percorso che dalla Metro A, passi per il Parco di Centocelle, Villa De Sanctis, l’ambita via dei Gordiani – con chiusura per le auto dell’ultimo tratto che sfocia su largo Battipaglia -, incroci la Metro C e concluda con una biforcazione proseguendo da un lato per largo Preneste verso la stazione Fr2 Prenestina e dall’altro verso il quartiere Collatino e la Fermata Fr2 Serenissima.

Il primo km di percorso ciclo-pedonale consigliato nel nostro territorio è comunque già in fase di ultimazione: lungo la via Prenestina, sul marciapiede del lato destro direzione centro e tra poco verrà apposta la segnaletica.

Come Municipio ci siamo “messi le due ruote ben in testa” ossia: in ogni lavoro che faremo stiamo “pensando da ciclisti” quindi al di là della realizzazione di un circuito ciclabile, anche dove potremo inserire la pista pur di solo 100 metri le creeremo. Ad esempio stiamo riqualificando parte di Villa Gordiani e accanto a via Romiti che è pedonale creeremo 300 metri di ciclabile verso la fermata Fr2 Serenissima. Poi stiamo studiando un piano per via Spencer con i fondi TAV. Allo stesso modo abbiamo inserito nei lavori della Metro il tratto Teano-Malatesta.
E lo stesso faremo ogni volta che dovremo riqualificare un’area o con la creazione di un parcheggio.

E riguardo la ciclabile prevista nell’allora piano particolareggiato Quadraro?

Lì purtroppo è tutto da rifare! Dal Piano alla votazione sono intercorsi la bellezza di sette anni e due condoni concessi dal precedente Governo. Questo ha modificato quindi il peso urbanistico e si dovrà procedere a calcolare quanto sia lo scostamento di tale peso e quindi rifare il Piano stesso.

Dei vari tratti di ciclabile nel progetto, a quale darete la priorità?

Riteniamo prioritario riuscire a realizzare il tratto di via dei Gordiani che presenta un po’ di difficoltà a monte. Infatti il progetto, già proposto dalla precedente Giunta, prevede la realizzazione del tratto, acquisendo parte del Parco Somaini, di proprietà -da quel lato- dell’ ATER. Siccome espropriare o acquistare ha ovviamente un costo, Municipio, Comitato Parco Somaini, associazioni e cittadini da anni propongono al Comune di acquisire l’area ATER in compensazione del debito ICI dovuto al Comune e ciò permetterebbe -per la restante area non indispensabile alla Ciclabile -di realizzare un’ulteriore tappa per la creazione del Parco Somaini. Nonostante vari pareri favorevoli l’area non è stata inclusa nella transazione.
Ma c’è dell’altro: ora lì ci sono i cantieri di Roma Metropolitana per i lavori della Metro C e quindi il Comune paga un affitto all’ATER quando, se acquisissero l’area in compensazione potrebbero risparmiare quei soldi e includere la ciclabile nei lavori connessi alla Metro, magari con la creazione di un punto servizi per la ciclabilità con annesso Bike Sharing.
Comune, Assessorati e Roma Metropolitane, tutti gli interessati insomma, hanno concordato sull’idea ma nessuno si muove e visto che le risposte in termini di fatti neanche si intravedono, stiamo pensando di acquistare l’area relativa per la ciclabile direttamente dall’ATER coi fondi di Agenda21 che però sarebbero potuti servire per altri tratti di ciclabile.
Ma confido ancora che il Comune si muova per la soluzione più logica.

Parte dei tratti che promuovete non sono nel VI Municipio…

Infatti in tempi brevi stiamo organizzando una riunione con i Municipi confinanti per integrare i nostri progetti con i loro per far sì che le ciclabili siano il più possibile senza soluzione di continuità. Ad esempio è fondamentale la collaborazione con X Municipio per determinare se sia prioritaria una ciclabile che parta dalla Metro Subaugusta sfruttando la ciclabile di via Togliatti oppure da Lucio Sestio passando per il parco di Centocelle. L’idea è quella di creare con gli altri Municipi una ATI: Associazione Temporanea d’Impresa. Oltre ai finanziamenti spettanti a ogni municipio così potremo chiedere al X Dipartimento del Comune, competente per l’attuazione di Agenda21 locale, un surplus di finanziamento visto il lavoro per realizzare non solo un Piano Municipale ma un Piano Area.


Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale