Come cucinare le bucce delle patate. Tentativi semiseri di cucina

Qualche giorno fa (ma forse anche settimana) a mio padre hanno regalato delle patate particolarmente buone, piccole da sembrar quasi novelle. Erano davvero tante e ammetto che questa pensata l’ho avuta a pochi kg (un paio?) dalla fine del sacco. Tessendo le lodi sulla bontà della patata e della genuinità dell’origine mi sono ricordata di quando – ad un aperi-cena organizzato con Lisa “ecocucina” Casali a Fa’ la cosa giusta 2011 – mi si spiegò come in cucina “non si butta via niente” (o quasi, aggiungo io).

Tra le premesse vi era che il prodotto dovesse essere sano (consigliato il biologico o la conoscenza certa del prodotto) e di questo ne ero (quasi, nella vita non si sa mai) certa, proprio mente stavo sbucciando delle patate lessate. Mi sono messa subito a cercare su internet. Ho trovato varie varianti a partire da quelle di Lisa. Fattami una idea ho personalizzato la ricetta. Perché se una cucina degli avanzi doveva essere, mi dovevo proprio arrangiare con ciò che avevo in casa. Venerdì sera ho ripetuto l’esperimento (documentato con foto amatoriali come potete vedere) e ecco la eco-cronistoria culinaria.

Ho lessato le patate e tolto le bucce.

Ho preparato una pirofila in cui ho messo del pangrattato (anche questo lo realizzo in casa con gli scarti del pane secco)

Ho versato un po’ di formaggio grattugiato (che tipo? Beh anche qui erano 3-4 che ho tritato assieme)

Un po’ di sale e olio

Infine il rosmarino (lo prendo in balcone)

Per gusto personale ho abbondato di formaggio.

La cottura? Ovviamente assieme al resto della cena (come da foto in alto a sinistra, filetto di pesce con… le patate ovviamente!) per 40 minuti (ho il forno elettrico e ventilato… ) a 180 gradi.

In molti consigliano di stenderle sulla teglia. In effetti così vengono tutte più croccanti (prima volta che le ho fatte), se le mettete una sull’altra si insaporiranno ugualmente. Dipende dai gusti insomma!

Cos’altro dire? Buon appetito 😉