Letizia Palmisano Giornalista AmbientaleVi segnalo....

È un onore far parte dei “personaggi in cerca di balene”. Voi siete pronti a incontrarle per proteggerle?

Che a Milano ci sia il mare lo insegnò a tutti Adriano Celentano in un noto film… che ci arrivino le balene potrebbe essere per molti una novità.

Quando sono stata contattata per essere un “personaggio in cerca di balene” la mia mente ha iniziato a navigare per mari ed oceani. Sebbene non abbia avuto (ancora) l’onore di incontrarli dal vivo – come sapete dai miei articoli e dai libri che recensisco – loro sono sempre nel mio cuore.

«I cetacei sono animali sociali che formano gruppi senza bisogno di gerarchie, e già questo sarebbe sufficiente a sancire che sono più evoluti di noi»

Prendo in prestito da Pino Cacucci, uno dei miei scrittori preferiti, questa bellissima frase per ricordare che le balene vanno salvaguardate, ammirate, rispettate e tutelate. Perché sono animali fantastici da cui abbiamo tanto da imparare.

Per questo ho accettato uno dei personaggi in cerca di balene. Io purtroppo all’inaugurazione non potrò esserci perché sarà il primo giorno di scuola di mio figlio… ma vi riporto l’invito per l’inaugurazione e qualche informazione in più.

La mostra aprirà al pubblico il 21 settembre 2019

Conoscere le balenottere del Mediterraneo; scoprire quanto vicini a Milano vivono i capodogli… e magari farsi fare una foto con loro. Sarà possibile con Digital whales – Balene a Milano, il progetto che dal 21 settembre 2019 al 30 settembre 2020 porterà, virtualmente, i cetacei all’Acquario Civico di Milano. Niente animali nelle vasche, ma una esperienza multimediale interattiva promossa dal Comune di Milano – Cultura e dall’Acquario Civico di Milano, e progettata dall’Istituto Tethys e da Verdeacqua, grazie alla Fondazione Cariplo, che vedrà protagoniste sei delle più amate e affascinanti specie di cetacei. Grazie alle moderne tecnologie della realtà aumentata si potranno così incontrare davvero i giganti dei nostri mari, le orche, le megattere, e scoprire perché salvare le balene può aiutare anche noi.

Oltre 150 “pillole” di divulgazione scientifica in parte visibili con smartphone o tablet attraverso l’apposita App, in parte scaricabili in loco dai visitatori della storica struttura nel Parco Sempione, tutte con un linguaggio chiaro, intrigante e divertente. Informazioni, curiosità, giochi, video, per grandi e piccoli, pensati da chi studia balene e delfini da oltre 30 anni e da esperti di divulgazione scientifica. L’Istituto Tethys è, infatti, una delle principali organizzazioni del settore, dedicata proprio alla ricerca e alla tutela dei mammiferi marini del Mediterraneo.

L’iniziativa si articola in sei “uscite”, una ogni due mesi, ognuna all’insegna di una nuova specie: capodoglio, balenottera comune, stenella striata, globicefalo, megattera, orca. Le prime quattro sono comuni in Mediterraneo e in particolare nel Santuario Pelagos, la vasta area marina protetta per i cetacei, a breve distanza da Milano; le altre due, occasionali nelle nostre acque, sono emblematiche degli animali più affascinanti e amati nel mondo. Il progetto prevede anche incontri con celebrity, una serie di conferenze con i ricercatori di Tethys e, in concomitanza, un percorso-gioco per i più giovani a cura di Verdeacqua. Oltre al materiale visibile in Acquario saranno disponibili approfondimenti da portare a casa e rivedere in tutta calma. I visitatori potranno anche lasciare suggerimenti, partecipare a sondaggi, rispondere a quiz su questa fantastica “immersione” nel mondo dei mammiferi marini.

Tra gli argomenti trattati, oltre alle caratteristiche più interessanti e curiose delle sei specie, non mancheranno informazioni sulle minacce che oggi incombono su questi animali mettendone a rischio la sopravvivenza: dalla plastica all’inquinamento acustico, dal traffico marittimo ai cambiamenti cimatici; sarà un modo per scoprire davvero cosa può fare ognuno di noi per tutelare i cetacei dei nostri mari e il loro, e nostro, ambiente.

I personaggi in cerca di balene

Data l’importanza dell’iniziativa di sensibilizzazione, alcuni personaggi noti, tra artisti, sportivi, autori, giornalisti, attori e cantanti hanno voluto aderire al progetto prestando il loro nome per le balene. Ecco chi sono al momento i nostri “PERSONAGGI IN CERCA DI BALENE”: Red Canzian (cantante), Andrea Collesano (artista), Francesco Gabardini (scrittore e attore), Tessa Gelisio (conduttrice Tv), Letizia Palmisano (giornalista ambientale), Umberto Pelizzari (atleta), Annarita Serra (artista), Giovanni Storti (attore), Andrea Vico (divulgatore scientifico e autore), Alessia Zecchini (atleta, campionessa del mondo di apnea) e Paolo D’Altan (illustratore).

L’inaugurazione è prevista per sabato 21 settembre e a fare gli onori di casa sarà il maestoso capodoglio, campione d’immersioni e protagonista di storie e romanzi. Seguiranno la gigantesca balenottera comune (dal 1/12/2019), la stenella striata e altri delfini (dal 1/2/2020), il globicefalo (dal 1/4/2020), la megattera (dal 1/6/2020) e infine l’orca, uno degli animali più suggestivi della Terra (dal 1/8/2020).

Speciali incontri con i ricercatori dell’Istituto Tethys saranno organizzati ogni due bimestri: 21 settembre 2019, 1 febbraio 2020, 6 giugno 2020. Il primo sarà con Maddalena Jahoda su “Cosa fanno le balene per noi?”

Il 21 settembre alle 15:00 Verdeacqua organizza attività gratuite per bambini (6-11 anni). Per prenotazioni: 02804487 – 0288465754

Un evento unico che nasce con l’intento di valorizzare le strutture museali storiche, e i mammiferi marini dei nostri mari che non vogliamo perdere. Per tutti quelli che non hanno la possibilità di vedere i cetacei in mare, Digital Whales porta le balene a Milano in un modo nuovo, creativo, moderno e totalmente ecosostenibile.

Il Progetto è promosso dal Comune di Milano-Cultura e dall’Acquario Civico di Milano ed è realizzato da Istituto Tethys e Verdeacqua, grazie alla Fondazione Cariplo – Progetti territoriali, con la collaborazione del DICA/Politecnico di Milano.

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale