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Rottamazione 2008 ecco le condizioni

Quando oggi ho sentito fugacemente la notizia che in finanziaria era stata prevista la rottamazione, devo dire che ho storto il naso…

Ho pensato… ecco altri Eco incentivi in cui Eco sta per Economia delle case automobilistiche.

Ho appena letto sul sito di Pecoraro Scanio che la situazione è migliore di quella che immaginavo. E quindi “rubo” dal suo blog questo post che vi riporto.

Sono anni che in Italia si faceva la rottamazione auto, solo come forma di incentivo a nuovi acquisti. Magari riducendo l’inquinamento – perchè le vecchie auto Euro 0 e d Euro 1 inquinano fino al 70/80% in più rispetto alle nuove auto – ma non riducendo il volume delle auto circolanti. Questo è il motivo per cui, durante il dibattito per la finanziaria, i Verdi ed io, come ministro dell’Ambiente, ci siamo opposti ad una proroga della vecchia normativa sulla rottamazione. Nel Consiglio dei Ministri di oggi il ministero dell’Economia e dello Sviluppo Economico hanno accolto
le nostre proposte e finalmente si cambia registro:

  • si può dare un contributo a chi cambia auto solo se questa nuova auto ha anche un livello massimo di emissioni di Co2 – quindi di anidride carbonica al Km.; l’incentivo vale solo per le auto di cilindrata di 1.200, 1.300 cc;
  • l’incentivo sarà maggiore per le auto che vanno sotto l’emissione di Co2 di 120 gr/km, quindi finalmente una misura che può essere contabilizzata per il Protocollo di Kyoto e non un regalo all’industria automobilistica;
  • altro aspetto importante è che chi elimina la propria auto e non vuole comprarne una nuova, riceve oltre ai 150 euro di contributo per la rottamazione, anche 3 gratuiti di abbonamento ai mezzi pubblici oppure l’abbonamento al car sharing;
  • un altra novità è che se in famiglia si decide di rottamare due auto per comprarne una sola – contribuendo alla riduzione delle auto in circolazione – si ha un incentivo aggiuntivo.

Perchè deve essere chiaro che l’obiettivo è ridurre il parco auto che circola in Italia.
Il nostro Paese ha il record europeo di auto per abitante e questo non è un indice di sviluppo ma di degrado, perchè molte altre nazioni che stanno molto meglio avendo una qualità della vita migliore della nostra, hanno meno auto per abitante e si circola meglio.
Finalmente rompiamo un meccanismo: l’Italia deve ridurre il numero di auto circolanti perchè siamo intasati e pieni di smog, ma deve anche capire che le auto circolanti devono essere meno inquinanti, non a caso in questo decreto c’è un particolare incentivo se uno compra auto elettriche, ibride o a idrogeno, non appena saranno disponibili.

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale