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Noi siamo ciò che abitiamo. Alla scoperta della geografia dei volti del Calendario Lavazza 2017

We are What We live: noi siamo ciò che abitiamo. Questa frase, che trovo di una potenza travolgente, racchiude il lavoro del Calendario Lavazza 2017 alla cui presentazione ho avuto l’onore e il piacere di partecipare. Come le edizioni 2015 e 2016, quello presentato il 20 settembre a Milano ha come protagonisti gli Earth Defenders. Tutta la trilogia è stata realizzata da Lavazza in collaborazione con Slow Food Italia.

Dopo gli scatti di Steve McCurry in Africa (2015) e di Joey L. nel Centro e nel Sud America (2016, alla cui presentazione, ricorderete, ho partecipato lo scorso anno), il fotografo francese Denis Rouvre ha rivolto l’obiettivo agli Earth Defenders asiatici.

Il suo racconto riesce a descrivere con grande potenza il rapporto simbiotico degli Earth Defenders con l’ambiente. I 12 mesi raccolgono una geografia di volti nella quale

ogni viso è affiancato ad un paesaggio: emerge così, negli scatti di Denis Rouvre, un’incredibile sovrapposizione tra i tratti dell’uomo e quelli della natura.

Il mio scatto del cuore

Non voglio raccontarvi tutti e 12 gli scatti (preferisco lasciarvi l’occasione di scoprirli uno ad uno), ma vi riporto quello che più mi ha colpito: le ramificazioni di una pianta, nella foresta tropicale di Sumatra (Indonesia), si sovrappongono e si incastrano nei solchi del viso di una donna che, da sempre, coltiva caffè. Questo è ciò che raccontano le due immagini affiancate di Febbraio. Lei è una degli EarthDefenders e negli ultimi anni si trova a combattere una nuova sfida: proteggere il caffè dagli effetti dei cambiamenti climatici. E lo fa con grande amore e rispetto della sua terra.

L’anima del Calendario e la storia degli Earth Defenders

“Noi siamo ciò che abitiamo. Al centro del Calendario Lavazza 2017 c’è il legame fisico, la simbiosi, tra l’uomo e il suo ambiente: l’uno non può prosperare senza l’altro – ha commentato Francesca Lavazza, Board Member dell’Azienda presente alla presentazione- e i due sono legati così profondamente da condividere soddisfazioni, sofferenze, intemperie, sudore. In questo terzo capitolo del progetto The Earth Defenders siamo approdati, insieme a Slow Food e al fotografo Denis Rouvre, in Asia: qui la natura esplode in tutta la sua esuberanza, ed emerge chiaramente il reciproco rapporto di difesa e di salvaguardia tra gli agricoltori, gli allevatori, i contadini e l’ambiente che li circonda. È un grande insegnamento per tutti noi, ma è anche e soprattutto un invito a rispettare e a prendersi cura della terra, ad ‘abitarla’ e ad imparare a volerle bene”.


Alla presentazione, ospite d’eccezione è stato Carlo Petrini Presidente e Fondatore di Slow Food, le cui parole riescono sempre ad arrivare al cuore e alla mente: “C’è differenza tra risiedere in un territorio e abitarlo. Abitare ha un significato più profondo che mette in gioco non solo la nostra relazione materiale con un luogo, ma anche e soprattutto un’intimità di tipo sociale, culturale e spirituale tra uomo e ambiente. Abitare significa avere a cuore un piccolo mondo, significa preoccuparsi di mantenerne l’equilibrio in modo che rimanga bello, pulito, armonioso e accogliente. Con il progetto The Earth Defenders ci facciamo portavoce, insieme a Lavazza, di molti prodotti di eccellenza che l’umanità e le comunità locali non possono perdere. Parlare delle coltivazioni di caffè in Indonesia, del sale marino o del miele millefiori in India significa parlare della vita delle persone, della vita del pianeta”.

Se in questi giorni state andando a visitare Terra Madre Salone del Gusto 2016 (Torino, 22-26 settembre), sappiate che lì potrete trovare il Calendario in vendita in edizione limitata a sostegno di Terra Madre e potrete visitare gratuitamente la mostra dedicata ai tre anni del progetto The Earth Defenders (Spazio Lavazza, ex Borsa Valori in Via San Francesco da Paola 28): un viaggio fotografico che, attraverso i progetti di Lavazza e i presidi di Slow Food, celebra i moderni eroi della terra di tre continenti, impegnati a nutrire il pianeta in modo equo e sostenibile.

La firma del Calendario Lavazza 2017 è del fotografo francese Denis Rouvre, vincitore di numerosi premi a livello internazionale (tra cui World Press Photo 2010, 2012 e 2013), noto al grande pubblico per il suo lavoro sui sopravvissuti dello Tsunami in Giappone. “Durante il viaggio nel Sud Est Asiatico – ha raccontato Rouvreho sentito chiaramente che lì l’ambiente forgia in modo diretto la vita di questi uomini e di queste donne che ogni giorno lavorano e proteggono la loro terra. L’ambiente ne forgia il carattere, ne modella i volti. È proprio questo rapporto simbiotico tra uomo e natura che ho voluto esplodere nel Calendario Lavazza 2017, attraverso l’accostamento formale di due immagini: da una parte il ritratto dell’uomo, senza orpelli o artifizi di alcun genere, dall’altra l’ambiente in cui l’uomo abita e lavora. Sono orgoglioso di aver potuto scavare nelle storie e nelle vite di questi Difensori della Terra e di testimoniare, attraverso la tecnica della ‘geografia dei volti’, come il futuro della Terra passi per il rispetto e il lavoro quotidiano di chi la terra la coltiva”.

Se volete anche voi viaggiare nel Calendario Lavazza 2017 vi segnalo il sito ufficiale Calendar2017.lavazza.com e l’hashtag #EarthDefenders.

Ogni calendario Lavazza racconta una storia. Se volete riviverle ecco il link

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale