Ecomusei. Ecco la legge della Regione Lazio
Il 22 Marzo il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge per il riconoscimento degli Ecomusei nella nostra Regione, come luoghi di salvaguardia del paesaggio e di valorizzazione delle molteplici identità di una comunità. La notizia è stata divulgata in una nota sono Gino De Paolis, Capogruppo, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi e Rosa Giancola, Consigliere Mdp alla Regione Lazio.
Quando anni fa sentii per la prima volta di parlare di Ecomusei e di questa possibilità per il comprensorio Casilino e l’area delle catacombe di San Marcellino, sì, pensai a fantascienza. Invece è molto bello essere stata smentita. Allora, quando volevamo portare all’attenzione della città (e non solo) il comprensorio, venne più volte proprio Marta Bonafoni, giornalista di Radio Popolare, a dar voce al nostro parco.
“Si tratta di una normativa importante – hanno specificato i Consiglieri nella nota – ispirata alla Convenzione europea del paesaggio, che ha lo scopo di favorire, testimoniare e recuperare le radici storiche delle diverse culture locali grazie al coinvolgimento diretto dei cittadini.
Con i nostri emendamenti – spiegano- siamo intervenuti sia dal punto di vista terminologico che sostanziale. Abbiamo introdotto il termine salvaguardia, per rafforzare l’idea che il territorio non vada solo difeso ma anche valorizzato e rispettato nella sua diverse identità, non solo culturali. Ma soprattutto abbiamo voluto rafforzare alcune finalità degli ecomusei come il recupero del patrimonio immateriale e delle tradizioni, anche attraverso l’uso della memoria orale, delle narrazioni e delle tradizioni interculturali.
Questo perché l’ecomuseo non è uno spazio chiuso, ma un’area geografica percorribile, attraverso la quale riscoprire la storia, le tradizioni e l’identità delle comunità.
Per questa ragione alle comunità e agli enti locali è affidato il ruolo più importante, di promuovere e gestire gli ecomusei sostenendo una pratica che nasce dal basso. In questo modo, e con un finanziamento di 250 mila euro in tre anni, la Regione mette in campo un altro strumento per avere cura delle tante bellezze che la compongono.”
