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Factory: storia di un ratto ribelle e del potere dell’amicizia che accende le rivoluzioni [Recensione Libro]

Questa è la storia di un ratto, Scorza, che da anni vive solitario all’interno della Factory, uno stabilimento di animali sottoposti alla più grigia routine produttiva, ma che al protagonista, in fin dei conti, va bene. Si sa, tuttavia, che la vita può essere imprevedibile… anche per i ratti.

Da molte stagioni il vecchio Scorza rubacchia un po’ di foraggio destinato agli animali da allevamento per riempirsi la pancia. La Factory è un buon rifugio: cibo a volontà (per quanto non dei più saporiti), un tetto di lamiera sulla testa e tepore anche in inverno.

Un giorno però Scorza, intento a sgraffignare del foraggio, cade sul tapis roulant che riempie i trogoli (le mangiatoie, ndr) e si ritrova muso a muso con A550, un vitello molto loquace con una macchia bianca proprio al centro della fronte. Scorza scopre così che quel corpo fumante di vapore è in grado di parlare e di provare emozioni: è l’inizio di un’amicizia.

Chiuso in un allevamento intensivo, il vitello, ribattezzato “Fiore”, inizia a sognare il mondo esterno grazie anche a piccoli omaggi che Scorza gli porta. Al giovane bovino si uniranno la maialina Aurora e la pecora Nuvola che vivranno con Scorza giorni spensierati.

L’amicizia, lo sappiamo, è un potente motore in grado di muovere il mondo, almeno di quello degli animali. Il vecchio topo decide quindi di non arrendersi ad un futuro che appare già scritto per i suoi tre amici e combatte contro il mostro di metallo e lamiera. Cosa potrà fare davvero un ratto contro la Factory? Come reagiranno gli animali ai suoi tentativi di ribellione?

Cosa vi regalerà questo libro

Non vi voglio raccontare di più, ma vi anticipo che sarà difficile per i lettori non innamorarsi di questa storia perché, anche se pensato per i ragazzi, è un romanzo che tiene stretti alle pagine (e a un fazzoletto) lettori ben più navigati.

Il libro di Tim Bruno aiuta a far riflettere sul valore dell’amicizia e della diversità.  Non solo, difficile non soffermarsi su un sistema produttivo del quale molti consumatori forse nemmeno si sono mai posti domande. Quanti si interrogano sull’esistenza di animali che non vedranno mai, in tutta la loro vita, la luce del sole e un filo di erba?!

Un grazie a Tim Bruno

Tim Bruno è uno scrittore di libri per ragazzi, naturalista e coordinatore scientifico dell’Acquario di Genova. Con questo libro rende omaggio all’autore che segnò la mia adolescenza più di chiunque altro: George Orwell. Avevo 17 anni quando decisi di leggere, in inglese, The animal farm. Factory può essere considerata una moderna “fattoria degli animali” che, come il capolavoro Orwelliano, ha molto da insegnarci.

Factory (edito da Rizzoli) è un libro che terrò nella libreria di mio figlio e che gli suggerirò di leggere tra qualche anno perché tutti abbiamo bisogno di credere che esista, per ognuno di noi, un amico come Scorza.

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale