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Lo smart working è sostenibile e conviene. Ma si può rendere ancora più green. Vi lascio qualche spunto

I dati ci dicono che lo smart working, già di per sé eco sostenibile e permette anche di risparmiare dal punto di vista economico. Oltre a ciò, in casa possiamo adottare tutta una serie di buone pratiche. Se dobbiamo cambiare una sedia, un mobile, possiamo prenderlo usato oppure vedere con cosa è realizzato. Per esempio, legno che proviene da foreste gestite in maniera responsabile o cartone riciclato. Se ci serve un computer, uno smartphone fondamentali per lo smart working, potremmo comprarli rigenerati o di seconda mano quando utilizziamo tali dispositivi per comunicare con i nostri colleghi, ricordiamoci che serve energia anche per far mantenere una mail un documento sul server. Mandiamo una mail in copia solo ai reali destinatari che non ne mettiamo magari 20 per conoscenza quando sono inutili, ricordiamoci di cancellare i file dal cloud quando non ci servono più. Così il peso ambientale e il nostro lavoro anche da casa si ridurrà.

Vi siete mai chiesti come rendere più verde il telelavoro?

PS: visto che già più amici me l’hanno chiesto, la bellissima lampada è della Trevikart (Progest Group) della linea Greendesign!

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale