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Retromarcia

La proposta della Commissione europea sulla riduzione della Co2 delle auto per i Verdi “rappresenta un grave passo indietro nella lotta ai gas serra”. Pecoraro: “Serve più coraggio”

La Commissione europea ha presentato la proposta per ridurre la Co2 emessa dalle auto prodotte a partire dal 2012. Nonostante le riserve dei commissari tedesco italiano e francese, le misure allo studio di Bruxelles prevedono che dai tubi di scappamento non potranno essere emessi più di 130 grammi di Co2 al chilometro. La media attuale si colloca intorno ai 163 grammi. Una ulteriore riduzione di 10 grammi sarà ottenuta migliorando il rendimento di fattori secondari, quali i carburanti, gli pneumatici o i meccanismi di cambio.

Una delle novità è che le riduzioni di Co2 sono legate al peso e alle dimensioni delle auto, cosa che in sostanza penalizzerebbe chi costruisce auto più leggere, quindi più efficienti, che dovranno fare sforzi proporzionalmente più grandi rispetto appunto ai costruttori di auto di grossa cilindrata.

La proposta non è piaciuta per niente agli ambientalisti e anche tra i produttori ha scatenato le polemiche tra quelli che sfornano auto di grande e media cilindrata e gli industriali dell’utilitaria. La proposta fissa, inoltre, spiega Legambiente, “una curva di riduzione per le case automobilistiche” che, secondo l’associazione, “penalizza le auto più efficienti, di cui i produttori italiani e francesi sono leader indiscussi a livello europeo e mondiale. Un altro freno all’innovazione è la possibilità offerta alle case automobilistiche di costituire un ‘pool’, ossia una sorta di consorzio che consente di diluire ulteriormente gli impegni di riduzione”.

“Serve più coraggio per ridurre le emissioni di Co2 delle automobili – ha detto il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. “Rendere obbligatorio l’abbattimento delle emissioni dei veicoli – prosegue – è fondamentale ma non si può cedere al pressing di alcune case automobilistiche che tendono a favorire auto ingombranti e di grossa cilindrata”.

“Sono passati pochi giorni da quando la Ue si è presentata a Bali come leader mondiale della lotta ai cambiamenti climatici e ora la Commissione se ne esce con una proposta troppo al ribasso”, ha denunciato Monica Frassoni, copresidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo.

“Non si capisce come la Ue possa aspettarsi che gli altri Paesi sviluppati intraprendano gli sforzi necessari per ridurre le loro emissioni se noi per primi manchiamo in modo così clamoroso. Seguiremo ovviamente con la massima attenzione l’iter di questa proposta di direttiva e faremo di tutto per migliorarla quando sarà all’esame del Parlamento europeo.”

Secondo uno studio commissionato dai Verdi solo ricorrendo a un limite, iniziale, ma vincolante, di 120g/km dal 2012, la Ue riuscirà davvero a ridurre le emissioni di CO2 delle auto. Un obiettivo fondamentale, considerato che il settore dei trasporti su strada contribuisce da solo a un quinto del totale delle emissioni.

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale