Smartworking, call, briefing fino ad ASAP: le 10 parole (inglesi) che devi conoscere usate nelle professioni digitali
La prima volta che ho letto in una mail ASAP pensavo si fosse incastrata la tastiera dello scrivente. a Brieffare ho ipotizzato parlassimo di qualche nuova moda del tessile. Insomma, lo dobbiamo dire… specialmente quando sono in riunione con persone di base nel nord Italia quel che si usa molto è il nuovo dialetto: l’inglesismo! Da qui nasce il mio post semi serio per guidarvi lungo 10 espressioni frequentissime del mio quotidiano di digital worker.
A fare la selezione a dire il vero è stata Cambridge English, che ha raccolto le parole inglesi indispensabili al lavoro: da smart a meeting, 10 termini da sapere o da imparare per non farsi cogliere impreparati.
Smart (working!)
La parola smart può essere tradotta con “intelligente”. Riferito ad una persona, il termine può essere utilizzato come aggettivo per fare riferimento alla sua velocità e capacità di apprendimento o di adattamento alle situazioni. Nell’ambito lavorativo è spesso associato a situazioni legate al digitale, come nell’espressione smart working, ossia “lavoro agile”, nata e utilizzata esclusivamente in Italia (nel Regno Unito, infatti, si parla di work from home). Non solo, in caso di un colloquio o di una riunione anche l’abbigliamento può essere smart, ossia “elegante”.
Call (voi quante ne avete ogni giorno?)
Una call è una “telefonata” e in ambito lavorativo si utilizza non solo per indicare le semplici chiamate, ma anche le riunioni fatte al telefono o in video. In queste situazioni è spesso associata ad altri termini, come nel caso di conference call o video call, rispettivamente audio- e videoconferenza.
Briefing (ancora non ho capito “ci dobbiamo brieffare però!)
Briefing deriva dal verbo (to) brief, ossia “dare istruzioni”. In ambito aziendale, il briefing è un incontro durante il quale si discute l’andamento di un’operazione o vengono impartite delle istruzioni; nel marketing, invece, un documento nel quale vengono date tutte le indicazioni necessarie per la realizzazione di un progetto. Il termine è usato anche nell’aviazione militare, dove indica gli ordini operativi impartiti prima di una missione in volo.
Brainstorming
Il brainstorming è una “tempesta di cervelli”, un modo per generare nuove idee attraverso l’incontro di più menti e più persone che con discussioni e confronti raccolgono nuovi spunti. Spesso viene fatto per portare a termine un progetto, risolvere un problema o per dare vita a qualcosa di nuovo.
Feedback (si lo confesso, lo uso in una marea di mail)
Al termine di ogni lavoro o progetto spesso si richiede un feedback, ossia un’opinione o un giudizio in merito. I feedback possono essere sia positivi che negativi e spesso, nel secondo caso, prevedono anche delle critiche costruttive.
Workshop
La parola workshop può essere tradotta con “laboratorio” e fa riferimento sia a un luogo fisico che a un evento attraverso il quale le persone apprendono qualcosa di nuovo in modo pratico e confrontandosi. In questo caso si può tradurre anche come “corso” o “seminario”.
ASAP
ASAP, scritto anche in minuscolo, è l’acronimo dell’espressione as soon as possible, ossia “il prima possibile”. In ambito lavorativo viene spesso utilizzato nelle email o nelle indicazioni relative alle consegne dei progetti. È il modo più comune e veloce per sottolineare un’urgenza.
Mission
Una mission è una “missione” ed è spesso utilizzato come termine per fare riferimento allo scopo principale di un’azienda, l’idea alla base dell’intero business.
Know-how
Il know-how, letteralmente il “sapere-come”, è l’insieme delle competenze e delle capacità acquisite con l’esperienza. Spesso, con questo termine, si fa riferimento alle cognizioni specifiche necessarie per svolgere un compito o una professione nel migliore dei modi.
Meeting
Meeting, dal verbo (to) meet, è un termine molto comune usato in diversi ambiti e indica un “incontro”. Nell’ambiente lavorativo può essere utilizzato anche in riferimento a una riunione o a un colloquio con i clienti, con i colleghi o con i superiori.
Se ne potrebbero aggiungere altrettante ma già con queste una prima idea di come l’inglese sia quasi la prima lingua nelle professioni digitali (anzi digital) penso la abbiate!