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Storia di come raddoppiai lo spazio di casa, donando una seconda vita a centinaia di oggetti

Lo sapevo! La sharing economy sta entrando a far parte della vita di molti. Dopo l’intervista ad Alessandro Giuliani, varie persone mi hanno fatto domande sul tema del “rimettere in circolo” oggetti inutilizzati, chiedendo pareri e informazioni sul come dare una nuova vita a tanti beni che, per noi sono un ingombro, ma, per altri, possono essere utilissimi. Eccomi quindi qui con un nuovo post di risposta che spero vi faccia aprire armadi e sgabuzzini!
La mia anima social poi – aiutata da Matteo che è stato uno dei primi a chiedermi dettagli dopo l’approfondimento sul mondo di Mercatopoli – ha pensato anche di raccontarvelo con un video grazie alla collaborazione e alla gentilezza di Fabrizio e Francesca, titolari del negozio Mercatopoli di Frosinone che ci hanno aperto non solo le porte del punto vendita ma anche del “retrobottega” del loro lavoro e passione.

Regalati spazio parte prima: “adotta il negozio giusto per te”

Il primo consiglio che do – mutuandolo da Alessandro Giuliani – è di recarvi in un negozio dell’usato (qui trovate ad esempio l’elenco dei punti Mercatopoli in Italia), anzi (per mia esperienza) in più d’uno perché possono essere assai diversi tra loro. Ogni negozio, in fondo, rispecchia l’anima non solo delle persone che lo gestiscono, ma anche del quartiere che li ospita. Immaginate quanta differenza c’è tra gli abitanti (e le esigenze) di una zona universitaria e quelli di un’area residenziale popolata da giovani famiglie! Un punto vendita potrà essere più ricco di abiti, un altro di libri (anche universitari), un terzo di mobili, un quarto di giocattoli e così via.

Fate due chiacchiere con i titolari (magari andando in ore non di punta), chiedete loro quali sono gli oggetti che sono più ricercati (e quelli che son davvero passati di moda), come si può  trasportare un oggetto voluminoso o pesante e quali sono le garanzie. Scoprirete così che una prima valutazione può avvenire addirittura senza muoversi da casa tramite whatsapp (comodamente “dal vostro armadio”!), che solitamente vi è un servizio di assistenza che fornisce trasporto e montaggio, che in alcuni casi si effettuano delle valutazioni a domicilio (come può capitare quando deve essere svuotata un’intera casa, a me capitò quando mancò un congiunto) e che, ovviamente, vi è una garanzia in caso di malfunzionamento.

Nel mio caso avevo sentito Francesca che mi aveva detto che settembre era il periodo giusto per valutare i vestiti autunnali. Ho quindi tirato fuori dall’armadio un abito che ho amato tanto ma io oramai (mi sono arresa all’evidenza) passo le giornate correndo e i miei migliori alleati sono i pantaloni!

Regalati spazio parte seconda: da te al negozio

Una volta che – anche grazie a whatsapp o ad una semplice telefonata – sappiamo che i nostri oggetti sono pronti ad essere “adottati” da qualcun altro, potremo andare al negozio. Se in precedenza non abbiamo già venduto oggetti nel punto vendita sarà necessario effettuare un’iscrizione (gratuita) e ricevere la nostra card personale.

Io ho portato un vestito, una prolunga del telefono (oramai son passata al wifi in tutta casa…!) e un libro che avevo doppione. Quando lasci i vestiti, firmi e ricevi subito l’elenco (che puoi consultare anche online!) di ciò che è ancora in giacenza, a quale valutazione e verrai avvisato via e-mail quando il bene è stato “adottato” e potrai passare quindi a ritirare i tuoi soldi.

E se cambi idea? Francesca e Fabrizio a questa domanda hanno sorriso (ma io la risposta già la sapevo!): sì, capita e non c’è problema. Il bene in giacenza può sempre essere ritirato dal proprietario (es. se avete portato qualcosa all’insaputa dell’affezionato coniuge…!) entro 60 giorni se si tratta di un capo di abbigliamento o entro 90 per qualsiasi altro oggetto (fatta salva l’eventuale vendita, ovviamente!).

Come riusare (parte dello) spazio ritrovato. Ovvero cosa compro di solito io.

Quando entro in un negozio dell’usato non vado mai di corsa. Preferisco i negozi (rispetto ai mercatini su strada) proprio perché sono al chiuso, ordinati per sezioni e so dove sono le categorie di cose che mi interessano (sì, sono un’abitudinaria!). Mi piace passeggiare con calma tra gli scaffali, guardare, farmi venire idee, far affiorare alla mente ricordi del mio passato o cercare qualcosa anche se non sempre so che cosa.

Spesso la mia ricerca inizia già a casa: mi collego ad internet, vado sul portale scorrendo le novità. Con alcuni gestori sono ormai entrata in confidenza e, se trovo qualcosa di mio interesse, chiedo loro di mettermela da parte fino al mio arrivo in giornata.

Calcolando in termini di quantità (e forse anche di soldi!) il settore che più attrae il mio interesse è quello dei libri. Io e mio marito siamo appassionati lettori e, sebbene a casa nostra le librerie siano ormai ricolme di volumi, non riusciamo a tenerci lontani dalle offerte: come fai a resistere se un libro che ti interessa arriva a costare 2 o 3 Euro?

Capita spesso poi che alcuni libri acquistati “ritornino” al punto di partenza riprendendo il loro viaggio tra i lettori (il nostro “limite” è la seconda fila della libreria, per oggi ancora evitata…!). Anche stavolta, come avrete visto nel video, ero andata a lasciare un vestito, una prolunga telefonica e un libro, e son tornata a casa con un altro libro!

L’altra grande voce riguarda sicuramente i giochi e le attrezzature per mio figlio che, di fatto, fra quella nostra e quella dei nonni, divide la sua vita in tre case (fatevi due conti…!). Tutti oggetti che diventano presto inutili per il nostro pargolo che cresce, ma, rimanendo praticamente nuovi, possono essere utili ad altri genitori e bimbi.

E poi, beh, cose per la casa. Qualche mobile, ciotoline di vari colori (perché ogni anno ho

un colore in mente, poi la “moda” passa e riinizio il giro), calamite (particolari), cinte, borse e (lo svelo) i pezzi (artigianali) per il presepe (per i quali ho già attivato l’alert nell’area shop del

portale di Mercatopoli 😉 )!

Credo di aver risposto alle tante domande che mi avete rivolto, ma ovviamente, la prossima

volta potreste venire direttamente con me!

Un ringraziamento particolare

Piesse: un ringraziamento speciale a Francesca e Fabrizio che, col loro buonumore, competenza e simpatia, mi hanno guidata, passo passo, nel loro bellissimo negozio, raccontandomi tanto di se stessi e dei “segreti” che stanno dietro a quegli splendidi sorrisi che ti accolgono con un “buongiorno” appena entri a Mercatopoli a Frosinone. Alla prossima ragazzi!

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale