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Ogm… ancora???

è assurdo che in Italia si debba tener duro su una cosa che darei per assodata!!!

quindi continuate a votare su www.liberidaogm.org

vi riporto l’ultima Ogm-News dal sito dei Verdi

PS: tra qualche mese se tutto va bene mi laureo eppoi vorrei andare qualche mese fuori: meta USA (ed elezioni politiche a stelle e strisce) ma il problema alimentazione mi preoccupa non poco…

Birra all’ogm

Analisi di Greenpeace sulla Budweiser prodotta negli Stati Uniti: rilevato riso biotech. L’azienda assicura: “Usato solo negli Usa”

Greenpeace ha scoperto e denunciato l’utilizzo di riso Ogm, non testato, in uno dei birrifici della Anheuser-Busch, in Arkansas (Stati Uniti), adibito alla preparazione della Budweiser, prodotta e commercializzata anche in Italia, su licenza della casa madre.

Un’analisi condotta da un laboratorio indipendente, commissionata da Greenpeace, ha rilevato ”la presenza di riso transgenico (Bayer LL601) in tre dei quattro campioni prelevati presso il birrificio”.

”Poiché il riso Ogm non è approvato al di fuori degli Usa”, Greenpeace ritiene che ”la birra con esso prodotta non possa essere esportata”. Anheuser-Busch da parte sua ha assicurato che ”il riso della Bayer è autorizzato negli Usa e non viene utilizzato per la produzione della birra destinata all’esportazione”. Ma la preoccupazione è montata.

La vicenda, per il presidente della commissione Agricoltura della Camera Marco Lion, è preoccupante e ”dimostra come sia indispensabile avviare un piano nazionale che blocchi l’invasione di prodotti transgenici commercializzati spesso dalle multinazionali americane”, ha.

Sempre sugli Ogm in Italia si registra il no da parte del ministero dell’Ambiente alla richiesta del ministero dell’Agricoltura di sperimentazioni in campo aperto di fragole, agrumi, pomodori, vite e olivo modificati geneticamente.

”Mancano tuttora garanzie necessarie per evitare contaminazioni”, ha detto il ministro Alfonso Pecoraro Scanio motivando la scelta e ribadendo la necessità di adottare ”la massima precauzione” in casi simili.

‘Il ministro Pecoraro Scanio – riferisce la nota del ministero – ha verificato in sede tecnica la validità delle ragioni che stanno alla base della scelta: l’assenza di elementi sufficienti in grado di scongiurare che la coltivazione in campo aperto di piante transgeniche possa portare alla contaminazione di specie tradizionali e l’assenza di garanzie giuridiche in relazione alle possibili responsabilità civili e penali in caso di inquinamento genetico”.

”Si tratta, quindi, secondo il ministro Pecoraro Scanio – si legge ancora – di rispettare il principio di precauzione, evitando possibili danni per l’ambiente, l’agricoltura tipica e di qualità, salvaguardando così i diritti dei consumatori”. Sostegno alla decisione del ministro è giunta dal presidente Lion e dalla senatrice dei Verdi Loredana De Petris.

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale