Letizia Palmisano Giornalista AmbientalePrimo piano

Sacchetti in MATER-BI di IV generazione: più resistenti e più trasparenti [FOTO]

A Firenze, all’interno della Fiera dell’Artigianato sono stati presentati gli shopper e i sacchetti in MATER-BI di quarta generazione che si troveranno nei diversi punti vendita di UniCoop Firenze. Molto interessanti, in particolar modo i sacchetti per l’ortofrutta, resistenti e trasparenti, che andranno a sostituire quelli in plastica e potranno reggere pesi di quattro kg (ed oltre).

 

Ecco il comunicato ed i miei tweet. 

Novara – Firenze, 26 aprile 2017 – Unicoop Firenze conferma la sua vocazione di attore leader nella sostenibilità praticata e confermando il suo ruolo anticipatore sceglie, prima in Italia nel comparto della grande distribuzione, la bioplastica MATER-BI di IV generazione di Novamont, frutto di filiere italiane integrate tra tecnologia, agricoltura e innovazione.

La scelta del MATER-BI di IV generazione a più altro contenuto di materie prime rinnovabili e maggiori performance tecniche permetterà a Unicoop Firenze di migliorare ulteriormente gli importanti risultati sin qui ottenuti grazie alla propria strategia anticipatrice della normativa nazionale che hanno permesso la riduzione del consumo di plastiche nel comparto dell’asporto merci e l’affermazione delle sporte riutilizzabili.

Unicoop Firenze ha deciso di ampliare l’utilizzo del MATER-BI di IV generazione anche agli shopper asporto merci e per i sacchetti  dei reparti macelleria e pescheria dei suoi 103 punti vendita. Oggi il 70% dei clienti Unicoop Firenze ha imparato ad usare borse riutilizzabili e dal 2009, quando la Cooperativa ha deciso di anticipare la normativa europea sostituendo integralmente gli shopper tradizionali, ha ridotto i rifiuti plastici di 4.900 tonnellate e ha emesso nell’ambiente 3.000 tonnellate di anidride carbonica in meno rispetto a quanto sarebbe successo in assenza di queste scelte ecosostenibili.

Gli shopper in MATER-BI di IV generazione, adottati ora anche come secondo imballo per i reparti macelleria e pescheria, si confermano strumenti fondamentali per intercettare il rifiuto umido e aumentarne la raccolta, trasformandolo in ottimo humus utile per la rifertilizzazione dei suoli.

Il MATER-BI, la bioplastica sviluppata da Novamont, biodegradabile e compostabile in conformità con i principali standard internazionali, è in grado di garantire prestazioni del tutto simili alle plastiche tradizionali ma contiene risorse rinnovabili di origine agricola. Diminuisce le emissioni di gas ad effetto serra, riduce il consumo di energia e di risorse non rinnovabili, completa un circolo virtuoso: le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o compostaggio senza il rilascio di sostanze inquinanti.

La IV generazione del MATER-BI, ultima conquista della ricerca Novamont, integra le due tecnologie consolidate degli amidi complessati e dei poliesteri da oli con quella degli acidi azelaico e pelargonico e con quella degli zuccheri trasformati tramite fermentazione in biobutandiolo. Si tratta di soluzioni caratterizzate da un contenuto ancora più elevato di materie prime rinnovabili (>40%), da un livello di emissione di gas serra e di dipendenza da feedstock di origine fossile ulteriormente ridotto, da migliori prestazioni tecniche in termini di tenacità e performance. Con la IV generazione del MATER-BI Novamont prosegue nel suo piano di re-industrializzazione territoriale che ha garantito investimenti in R&S e impianti primi al mondo e un considerevole incremento occupazionale di tutta la filiera.

“Anche in questo caso Unicoop conferma il suo ruolo di leader e i suoi primati, ha dichiarato Alessandro Ferlito, Responsabile Commerciale di Novamont.

Primo retailer italiano ad aver introdotto gli shopper per asporto merci biodegradibili e compostabili nel 2009, ancora primo per i sacchi frutta/verdura e i guanti nel 2014 e, oggi, nuovamente primo con la scelta di adottare le soluzioni realizzate con il MATER-BI di IV generazione, dietro il quale ci sono ingenti investimenti in R&D, ben 6 siti di ricerca e produttivi tra loro interconnessi, nuova occupazione e nuovo sviluppo”.

“Ancora una volta una decisione lungimirante da Unicoop che ribadendo il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale si fa anche sostenitrice di un modello di sviluppo che parte da materie prime rinnovabili (locali e non food) e attraverso tecnologie proprietarie altamente innovative dà vita a manufatti interamente realizzati in Italia, destinati a trasformarsi in fertile compost, creando al contempo occupazione e crescita”, ha commentato Alessandro Ferlito, Responsabile Commerciale di Novamont. Come per gli shopper, i sacchi frutta/verdura, una volta a casa, possono essere utilizzati per la raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti.

Come per gli shopper, i sacchi frutta/verdura, una volta a casa, possono essere utilizzati per la raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti. Il MATER-BI, la bioplastica sviluppata da Novamont biodegradabile e compostabile in conformità con i principali standard internazionali, è in grado di garantire prestazioni del tutto simili alle plastiche tradizionali ma contiene risorse rinnovabili di origine agricola. Diminuisce le emissioni di gas ad effetto serra, riduce il consumo di energia e di risorse non rinnovabili, completa un circolo virtuoso: le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o compostaggio senza il rilascio di sostanze inquinanti. La IV generazione del MATER-BI integra le due tecnologie consolidate degli amidi complessati e dei poliesteri da oli con quella degli acidi azelaico e pelargonico e con quella degli zuccheri trasformati tramite fermentazione in biobutandiolo. Si tratta di soluzioni caratterizzate da un contenuto ancora più elevato di materie prime rinnovabili e da un livello di emissione di gas serra e di dipendenza da feedstock di origine fossile ulteriormente ridotto, che si prestano per una vasta gamma di applicazioni.

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale