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Il Valore dell’Acqua di Gary White e Matt Damon | Recensione Libri

Oggi scrivo questa recensione-riflessione che parte dall’aver letto “Il valore dell’acqua” (ROI Edizioni) libro scritto a quattro mani da Gary White e Matt Damon.

“Facile come bere un bicchiere d’acqua”: quante volte abbiamo detto o sentito questa frase? Per milioni di persone l’acqua esce facilmente dal rubinetto e costa talmente poco da non darle valore. La diamo talmente per scontata che ci arrabbiamo se la pressione si abbassa, se l’estate ce la razionano (come accade e me quando sono in estate in Calabria).

Purtroppo, però, quello che a noi appare uno dei tanti gesti della quotidianità è un atto precluso ad una parte cospicua della popolazione mondiale. In ancora troppe parti della Terra, infatti, l’acqua potabile – bene necessario primario per definizione – non è ancora accessibile: più di 750 milioni di persone non hanno accesso a fonti d’acqua potabile e oltre un miliardo e mezzo non può fruire dei servizi igienici. 

Questa condizione impedisce ad un terzo delle persone del pianeta di compiere gesti semplici come studiare, lavorare e contribuisce alla diffusione di malattie anche mortali. Eppure, nonostante la gravità della situazione, si parla ancora troppo poco di questa piaga e ancora meno si agisce per combatterla anche se non manca chi sfrutta la propria popolarità per mantenere un faro acceso su questo argomento. 

Matt Damon – celebre attore, produttore e sceneggiatore hollywoodiano – cofondatore di Water.org e WaterEquity, nel 2006 ha fondato “H20 Africa Foundation” con lo scopo di supportare iniziative volte a portare acqua potabile nel continente africano e poche settimane fa è uscito nella librerie italiane “Il valore dell’acqua” (ROI Edizioni) libro scritto a quattro mani da lui e dall’ingegnere ambientale Gary White

Damon racconta come, nel 2006, venne invitato da Bono, noto cantante degli U2, a visitare le baraccopoli e i villaggi rurali del Sudafrica. Nel corso del suo viaggio l’attore incontrò Wema, ragazza quattordicenne, che ogni giorno doveva percorrere diversi chilometri per recuperare l’acqua necessaria a soddisfare le esigenze della propria famiglia e, quindi, perdendo tempo prezioso che avrebbe potuto dedicare al lavoro o allo studio. 

Due anni dopo, Damon ha incontrato Gary White e insieme hanno fondato “Water.org” e “WaterEquity”, due organizzazioni no profit che si pongono l’ambizioso progetto di rendere l’acqua accessibile nei Paesi che ne sono ancora privi. Dopo alcuni tentativi fallimentari, White capisce che, per ottenere risultati soddisfacenti, è necessario coinvolgere totalmente le comunità locali nella realizzazione e nella manutenzione di qualsiasi infrastruttura.

«Con la precedente organizzazione di Matt e la mia – racconta White – ci sono voluti vent’anni per raggiungere un milione di persone. Nel 2019, tra Water.org, WaterEquity e tutti i nostri partner nel mondo, abbiamo raggiunto 2 milioni di persone ogni trimestre”.» 

Lungi dall’essere un racconto autoreferenziale, il libro fa davvero aprire gli occhi sulle difficoltà, sui tanti tentativi ma anche su quali modelli riescano a portare risultati duraturi. Con umorismo e umanità, Damon e White espongono le sfide che vogliono lanciare con un unico obiettivo: assicurare migliori condizioni sanitarie, benessere e prosperità alle persone in tutto il mondo. Tutti i guadagni destinati agli autori per i proventi delle vendite di questo libro saranno devoluti a Water.org.

 

 

 

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale