Recensioni di libri e film su ambiente, sostenibilità, social e web 2.0

Recensione libro “Tutto in una noce” (ovvero ognuno di noi ha le sue stagioni)

“Tutto in una Noce” è arrivato a casa nostra lo stesso giorno in cui, tornando da un viaggio, ho trovato tra i regali dei nonni paterni di mio figlio proprio delle noci, una coincidenza talmente bella da farmi decidere di leggerlo subito, di sera, con Bruno.

A me – come a molti di voi – capita spesso di essere interrogata da mio figlio sulla storia della mia famiglia e, partendo dai “rami” più lontani, nelle nostre chiacchierate ripercorriamo fatti trascorsi richiamando nomi del passato e di persone che oggi non ci sono più, sino a giungere alle persone che lui conosce. 

Di cosa parla Tutto in una Noce

 Emilia, la protagonista della storia, una mattina, al suo risveglio, trova una noce sul comodino. Suo nonno inizia così a raccontarle di come lui abbia attraversato l’oceano per cercare fortuna portando con sé una piccola borsa ed una noce. Il racconto procede con la nascita di un albero e poi, anni dopo, di un altro esemplare, più piccolo. Emilia impara dal nonno come va coltivato il suo seme. Tuttavia, mentre il piccolo albero continua a crescere sempre più rigoglioso, il nonno inizia invece il suo declino fino a quando, un triste giorno,  Emilia dovrà dirgli addio.

Un libro per parlare con i più piccoli di quando le persone che amiamo non ci sono più

Capita quindi di dover affrontare l’argomento della morte e di dover trovare le parole giuste per spiegare ad un bambino di nove anni che ciò che rappresenta certamente un momento di dolore e di perdita rientra, purtroppo, nella normalità delle cose e del ciclo della vita.

Al contrario, la storia narrata da Ammi-Joan Paquette in “Tutto in una noce” (Rizzoli) – e illustrata da Felicita Sala – non parte dai rami lontani di un albero genealogico, ma comincia da un frutto: una noce appunto.

Come confermato da Ammi-Joan Paquette, seppur la storia sia frutto, per la gran parte, della  fantasia dell’autrice, tanti sono gli eventi realmente accaduti che sono stati trasposti sulla pagina: l’emigrazione della sua famiglia (tra l’altro da Como), l’amore della scrittrice per gli alberi grandi e frondosi e il suo dispiacere per non aver mai conosciuto i propri nonni

Un libro che crea empatia e che consente, partendo dalla storia della noce, a bambini (e non solo) di condividere il dolore e i sentimenti legati di una perdita subita (una nonna o un animale domestico morto o anche solo uno zio trasferito in un altro paese). 

I bambini non sono estranei alla perdita, alla tristezza o al dolore: consentir loro di sfogarsi ed esprimere i propri dispiaceri è un dono prezioso e necessario.

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale