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Storia ? di come ? l’economia circolare ? dei rifiuti industriali prenda il volo grazie a un aquilone ?

Ecomondo è la fiera per eccellenza dell’economia circolare in Italia. In 3 giorni passati a Rimini ho potuto, come ogni anno, scoprire realtà e progetti che sono essi stessi economia circolare, ovvero esempi virtuosi di come un “rifiuto” sia un concetto che spesso possa anche non esistere. Se questo è oramai (mi auguro) un concetto chiaro per alcuni materiali come carta, vetro, acciaio, vi sono altri prodotti dei quali ignoriamo proprio la sorte.

Vi siete mai chiesti ad esempio che fine facciano i rifiuti industriali? Pensate a oli lubrificanti, i solventi usati, reflui chimici …! 

Di cosa stiamo parlando? Vi faccio qualche domanda… Vediamo se sapete rispondere!

Ad esempio sapete quanta CO2 si risparmia grazie all’utilizzo di basi lubrificanti rigenerate? Cosa fare dei solventi usati? Si possono purificare? Dove vanno a finire i rifiuti prodotti dalle industrie? 

A rispondere a queste domande mi ha aiutata Itelyum che mi ha ospitato sotto le ali green del suo aquilone in fiera che accoglieva tutta la sua filiera “circolare” per la gestione dei rifiuti industriali: dalla raccolta dei prodotti a fine vita alla loro trasformazione in risorse e prodotti riciclati. 

Il Green Challenge

I quesiti che vi ho posto fanno parte del Green Challenge a cui chiunque poteva partecipare presso lo stand del gruppo. Obiettivo: accrescere la conoscenza sul valore del riciclo, purificazione e rigenerazione di tutta una serie di prodotti e sostanze che vediamo passare sotto i nostri occhi a lavoro ma spesso anche nella vita privata e dei quali, spesso non sappiamo il reale valore (anche nella loro “seconda vita”) e quali siano i diversi prodotti e soluzioni sostenibili che ne possano (ri)nascere.

“16 società, 15 siti operativi, oltre 500 persone, più di 20.000 clienti in oltre 60 paesi, e oltre 700.000 tonnellate di rifiuti gestiti e valorizzati ogni anno. Questi i numeri di Itelyum. In fiera ho potuto incontrare le competenze delle 13 aziende specializzate in servizi ambientali per l’industria – AECO, Area, CENTRO RISORSE, De Luca, Ecoausilia, Ecoserve, Innovazione Chimica, Keoma, Neda, Recoil, Rimondi, SAM, Sepi. Attraverso il workshop ‘Itelyum influencer dell’economia circolare’ con loro infatti ho dialogato per saperne di più del loro lavoro e per parlare degli strumenti utilizzati nell’era digitale per comunicare la sostenibilità.

workshop comunicazione digital economia circolare

Come sottolineato dall’Amministratore Delegato di Itelyum, Marco Codognola, il valore aggiunto di Itelyum un’azienda è e deve essere la “qualità che rispetta i più rigidi criteri richiesti dal settore industriale e dell’automotive, e un valore sociale e ambientale che sarà sempre più apprezzato dal mercato”.

 

Le parole dell’economia circolare da imparare oggi

Questo post ha lo scopo di far imparare qualcosa di più a me stessa e, mi auguro, anche a voi. Grazie a Itelyum vi lascio quindi un piccolo “dizionario dell’economia circolare dei rifiuti industriali” perché è importante conoscerne il significato e i vantaggi ambientali, in primis le riduzioni delle emissioni climalteranti di CO2.  

La rigenerazione è il processo produttivo ad alta tecnologia che valorizza al meglio l’olio lubrificante usato raccolto, rigenerandolo in nuove basi lubrificanti. Il prodotto finale, utilizzato nel comparto industriale e dell’automotive, ha caratteristiche qualitative simili a quelle degli oli prodotti direttamente dalla lavorazione del greggio. In aggiunta, la rigenerazione delle basi lubrificanti comporta emissioni di CO2 inferiori almeno del 50% rispetto alla produzione primaria.

La purificazione dei reflui dell’industria chimica e farmaceutica ricrea valore con il recupero dei solventi, destinandoli agli stessi mercati di provenienza o ad altri settori industriali. Questo processo comporta emissioni di CO2 inferiori dell’80% o più rispetto alla produzione primaria. La distillazione di frazioni petrolifere vergini e la sintesi di starting material farmaceutici integrano l’offerta verso clienti da cui si ritirano significativi quantitativi di reflui da valorizzare.

La gestione integrata dei rifiuti industriali assicura la presenza attiva nelle fasi di raccolta, trasporto e pretrattamento dei rifiuti, offrendo anche servizi di consulenza, intermediazione, analisi chimica e mettendo a disposizione impianti di trattamento di acque industriali. Queste attività interconnesse riducono le distanze spaziali e temporali tra la produzione del rifiuto e la destinazione di riutilizzo.

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale