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Io e i #GreenHeroes: perché ho deciso di pensare verde. Recensione!

Quanti sono i personaggi famosi che hanno offerto la loro immagine per promuovere campagne etiche e legate all’ambiente? Tantissimi. Tuttavia non sono molti quelli che riescono ad andare oltre la mera attività di testimonial. Tra i personaggi più attivi, oltreoceano, nella difesa ambientale mi piace ricordare Jane Fonda – vero mito vivente – e Leonardo Di Caprio. In casa nostra uno degli attori maggiormente impegnati in questo ambito è sicuramente Alessandro Gassmann. Da anni Gassmann racconta sui social le proprie prese di posizione e la propria attività ma sicuramente una delle esperienze che lo ha reso simbolo di sostenibilità è stata l’ideazione dei Green Heroes che oggi è diventato un bellissimo libro: “Io e i #GreenHeroes, perché ho deciso di pensare verde” (Piemme) scritto insieme a Roberto Bragalone, con postfazione di Annalisa Corrado (e a cura di Lorenzo Laporta).
Il libro si divide in due parti e la prima è un diario di impegno civico che ci racconta come, in fondo, chiunque possa diventare un “green warrior” ovverosia una persona che lotta per il Pianeta e per contrastare i cambiamenti climatici. Ecologisti si nasce o si diventa: questa regola è valida anche per gli attivisti ambientali e la storia di Gassmann è un esempio concreto di come, a qualsiasi età (e non solo a 15 o 20 anni), si possa decidere di dedicare parte della propria vita alle cause della Terra.

Chi è Gassmann raccontato da Alessandro

Qualcuno di voi lo ricorderà: quando realizzammo il premio Top Green Influencer, il “Top dei top” che premiammo fu proprio Alessandro Gassmann. Correva l’aprile 2019.
Gassmann è un grande attore, amatissimo sia per le sue interpretazioni nel mondo del cinema che nelle serie TV. Come è diventato un attivista ambientale? È proprio lui a raccontare, nella prima parte del libro, quali sono stati i “semi” che hanno fatto sbocciare la sua sensibilità ecologista, partendo dalle persone importanti della sua vita. Gassmann ci guida in un viaggio nel suo passato, partendo dal rapporto coi genitori a quello con la natura sin da bambino, passando dagli studi (tentati) alla facoltà di agraria a quelli di recitazione, fino ai rapporti con lo storico amico e collega Gianmarco Tognazzi e alla sua carriera. Il noto attore ed eco influencer poi spiega quando la sua sensibilità ambientale lo ha spinto a diventare un vero e proprio attivista.

Come accade per molti, diventare genitore lo ha spinto a cambiare prospettiva e ad acquistare un particolare interesse verso un futuro che va oltre l’orizzonte che, prima, aveva. La coscienza ecologica ha iniziato quindi a farsi strada con maggior forza spingendolo a sposare, in primis, le lotte per contrastare i cambiamenti climatici in atto.

Un Tweet, Annalisa Corrado e… la nascita dei #GreenHeroes

A volte, però, sono gli incontri a far sì che, da una scintilla, si attivi un cambiamento più grande: in questo caso la nascita dei #GreenHeroes (giustamente indicati tramite hashtag … non potrebbe essere altrimenti) è avvenuta grazie ad un tweet. Alessandro era già fortemente attivo su twitter per raccontare il proprio impegno sociale ma anche per porre in evidenza questioni sulle quali non voleva più tacere. Era il 2018 e un risultato storico raccolto alle elezioni in Baviera dai Verdi convinse Gassman a mettersi a disposizione di chiunque avesse avuto un progetto ambientalista serio da portare avanti. Tra coloro che risposero a quel messaggio in una bottiglia social ci fu Annalisa che lo invitò (o forse sfidò) a saperne di più di quella rete di progetti virtuosi, aziende, startup, associazioni che avrebbero meritato un po’ di visibilità. Di lì, grazie all’incontro con Annalisa Corrado, Roberto Bragalone, Francesco Ferrante e al supporto del Kyoto Club, nacque un percorso che lo portò a far conoscere gli “eroi verdi” sbarcati, prima, sulle pagine di Tuttogreen grazie al supporto di Roberto Giovannini e, oggi, su il Venerdì di Repubblica.

Chi sono i #GreenHeroes

A distanza di quattro anni – a dimostrazione di quanto ormai sia sviluppata la coscienza ambientale – ogni venerdì viene presentato il nuovo #GreenHeroes della settimana.
Ho la fortuna di conoscere molti di questi eroi e, addirittura, posso vantare di averne alcuni tra i miei amici. Ricordo i salti di gioia che spiccai con Giuseppe Avolivolo e Maria Rosaria Ferrò quando scoprimmo che Minimo Impatto srl sarebbe stata premiata. Allo stesso modo son stata felice per la premiazione degli amici di Junker app che hanno realizzato un’applicazione che ti cambia la vita quando fai la raccolta differenziata, sono stata orgogliosa che ènostra – la compagnia energetica 100% rinnovabile che illumina la mia casa – sia addirittura 2 volte Green Heroes, son stata entusiasta del riconoscimento dato al CIC di cui apprezzo tantissimo l’impegno ma potrei proseguire citando praticamente tutte le realtà indicate (solo che sarebbe meglio che leggiate il libro anche perché parte dei proventi vanno a sostenere dei frutteti solidali! ).
Cosa hanno in comune tutte queste realtà? Sono animate da uomini e donne coraggiosi che hanno deciso di lavorare a quel cambiamento che vorremmo vedere nel mondo per donare ai nostri figli un pianeta migliore di quello nel quale viviamo oggi.

A chi consiglio questo libro?

A tutti: a coloro che vogliono sapere come essere più ecosostenibili e a chi vorrebbe capire come rendere più green la propria attività o l’azienda con la speranza che tante nuove realtà divengano #GreenHeroes a dimostrazione del fatto che il cambiamento è iniziato e non si può più fermare!

 

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale