eco blogger ed econewsRecensioni di libri e film su ambiente, sostenibilità, social e web 2.0

La scienza delle Pulizie di Dario Bressanini Recensione

Oggi vi parlo di  La scienza delle Pulizie di Dario Bressanini, dedicato alle pulizie domestiche, inquadrate finalmente sia dal punto di vista pratico sia da quello rigorosamente scientifico! 

Periodo di feste, si invitano amici e parenti e in molti cercano di far brillare la casa prima… e dopo pranzi e cene. Oltre che gli ospiti, ci riempiamo quindi di detergenti, detersivi, saponi, disinfettanti in polvere, liquidi, super concentrati, in crema, pastiglie e chi più ne ha più ne metta. Anche se non tutti, ovvio. Io rientro ad esempio nel gruppo dei diffidenti (non dico chimicafobia ma prudenza). Mi guardo un prodotto e gli chiedo sempre se è proprio necessario che venga in casa con me, dopodiché seleziono se voglio proprio lui o uno simile ma più ecosostenibile e su cosa voglia dire questa parola si potrebbe aprire un mondo, un libro, un manualone intero. Anzi, è proprio quello che faccio da qualche giorno, da quando Dario Bressanini – chimico, divulgatore e (come ha detto mio figlio) youtuber (!) – ha pubblicato La scienza delle Pulizie, edito da Gribaudo.

Il libro è davvero una Bibbia di tutto quello che in casa (ma non solo) è utile sapere per capire cosa lava e cosa no (o come), sfatare bufale e ridurre il proprio impatto ambientale. Come recita il sottotitolo infatti il saggio tratta de: “la chimica del detersivo e della candeggina, e le bufale sul bicarbonato”.

In poco meno di 300 pagine sono condensate tantissime informazioni. Impossibile forse impararle tutte in una botta sola, motivo per cui consiglio di acquistare il libro e metterlo insieme a quelli delle ricette di cucina o assieme alla cassetta degli attrezzi, ovvero lasciandolo per una facile consultazione.

Ma il bicarbonato disinfetta?

La prima cosa che colpisce (e che forse rimane subito impressa) è di quante cose a volte si facciano per sentito dire che però non hanno fondamento scientifico. Infatti grazie a Bressanini scopriamo che “il bicarbonato non disinfetta e non lava; il sapone lava e igienizza, ma non disinfetta; la candeggina sbianca e disinfetta, ma non rimuove lo sporco”. Lo sapevate? 

I cattivi odori della lavatrice come li tolgo? Cosa libera uno scarico otturato?

No, il libro non parla solo dei luoghi comuni da sfatare, anzi! A chi non è mai capitato un imprevisto? Un tubo intasato, scoprire che la lavatrice emana cattivi odori… Cosa fare? Spesso si cercano risposte su google o youtube. In questi casi si inizia a provare e – confessiamolo – a volte cadiamo in trappole più o meno inconsapevoli (da parte di chi ha divulgato la niuz) che finiscono per far peggiorare la situazione. Ad esempio lo sapete che lo scarico otturato non si libera usando aceto e bicarbonato? Anzi… l’aceto inquina? (risposta da pagina 238)!

Ad esempio il calcare

Prendiamo il calcare: può dare oggettivamente dei problemi agli elettrodomestici, è antiestetico e quindi in molti partono spesso con delle vere e proprie lotte. Chimicamente il calcare non è altro che carbonato di calcio (sì l’ho letto nel libro, non lo ricordavo dal liceo) e come tale tutti i carbonati reagiscono con le sostanze acide, “sciogliendosi” (reagendo insomma), producendo anidride carbonica.

Tra le tante soluzioni anche Bressanini suggerisce, per uso domestico per le superfici, il mio amato acido citrico (ovviamente laddove le superfici consentano il contatto con una sostanza acida, come nel caso del vetro o la ceramica, certo non sul pavimento di marmo)!

Lavare e inquinare non vanno sempre in parallelo

Come sottolinea anche Bressanini, se bastasse la sola acqua a pulire, non staremmo qui a parlare di impatto ambientale dei lavaggi.  Ma i detergenti e i metodi per pulire non sono di certo tutti uguali. Un detersivo non vale l’altro e ognuno di noi può fare tante per impattare meno sull’ambiente anche quando facciamo una lavastoviglie, una lavatrice, sgorghiamo tubi o laviamo i pavimenti. Prerequisito fondamentale in ogni caso però è seguire i dettami della scienza che ci aiuta davvero a non praticare magie ma anche ad evitare… pratiche inutili se non dannose (per i nostri capi, prodotti o per l’ecosistema). 

Io personalmente mi affido molto ai prodotti col brand europeo Ecolabel di cui parla anche il libro. Perché non essendo una chimica, laddove non arriva la mia conoscenza, ci sono le certificazioni. Ma…

… “ricordate che ogni volta che usate inutilmente qualche prodotto state inquinando, perché oltre a gettarlo nell’ambiente sono servite risorse per produrlo. Risorse buttate”

Questo vale anche per un prodotto ritenuto ecofriendly!

Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale