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Vi presento Vito “superstar” il primo gatto bionico

Da sempre amo i gatti: loro sono meravigliosi e lo sanno. La loro innata eleganza, l’intelligenza, il saperti sedurre, mi hanno sempre affascinato. È stato il primo animale che ho amato da piccola e ho sempre saputo ch sono capaci di cose straordinarie. Certo che però uno bionico non l’avevo ancora incontrato.

Quando mi è capitato fra le mani “Vito il gatto bionico” – meraviglioso libro scritto da Claudia Fachinetti (edito da Il battello a vapore) con Silvia Gottardi e Linda Renzoni, pensavo si trattasse di una favola per bambini che raccontasse una storia di fantascienza: stavo commettendo un grave errore…

Vito, Vituzzo per gli amici, è davvero un gatto superstar che di vite ne ha vissute molte, fino a diventare oggi, una star del web. Segni particolari? Le zampe robot!

La storia di questo meraviglioso gatto tigrato beige inizia quando una coppia di vacanzieri, dopo averlo trovato (o meglio dopo essere stati pedinati dal cucciolo), lo ha adottato a San Vito lo Capo. Dalla soleggiata Sicilia viene quindi portato dall’altra parte d’Italia – a Riva del Garda – dove vive per due anni fino a quando la sua padrona viene a mancare. Fiero e giocherellone, non potendo più rimanere in Trentino,  Vito fa le valigie per trasferirsi a Milano a casa della figlia dei suoi padroni, Silvia, e dalla sua compagna Linda dove diventa nuovamente un “boss” a quattro zampe.  Nella metropoli meneghina, il gatto passa le giornate fra scorribande con gli altri gatti del vicinato e le coccole che riceve dalla piccola Amelie, figlia dei vicini di casa che entra in grande empatia con il micio tanto da venir spesso “accompagnata” a scuola da Vito e capace di avvertire quando lui finisce nei guai.

In un freddo Dicembre, quando già l’atmosfera delle feste era rovinata da un grave incidente intercorso alla mamma di Amelie, il fato si accanisce ancora una volta su Vito: mentre Linda e Silvia trascorrono la loro luna di miele in India, il protagonista della nostra storia ha un bruttissimo incidente nel quale le sue zampe posteriori rimangono irrimediabilmente ferite.

Poteva Vito rimanere così? Che vita sarebbe stata? Sarebbe sopravvissuto? Non vi era, però, storia di un gatto mezzo robot in Italia. Per fortuna però, c’è sempre una prima volta. Così caparbietà e destino fanno incontrare le sorti del micio con quelle di Massimo, un veterinario che decide di effettuare un intervento sperimentale mai eseguito prima in Italia: l’inserimento di due protesi che trasformano Vito in un vero gatto bionico!

Da allora Vito è tornato alla sua vita di sempre (con ritmi e “zompi diversi”, chiedendo qualche volta aiuto agli umani) e, tra una caccia a topi, lucertole e merli alternata a qualche bel pisolino sul divano a ricevere le coccole delle sue padrone e della piccola Amelie, il gatto bionico è diventato anche una star di  instagram con un profilo (vituzzosuperstar) seguito da oltre 17.000 followers dove questa star felina fa sfoggio di tutto il suo fascino.

Una bellissima storia che dimostra come di fronte le avversità si possa sempre provare a cercare una soluzione, ma anche che dà anche una lezione. Come “dice” Vito: “mi godo quello che ho, mi accontento di quello che posso fare perché, no gatti lo sappiamo, basta questo per essere felici”.

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Letizia Palmisano Giornalista Ambientale

La sostenibilità non è solamente nel saper fare, ma anche nel far sapere. Letizia Ecoblogger e giornalista ambientale